Sveglia…sonnambuli


Si puó dividere o addirittura contrapporre salute, economia e società?

I nostri governatori sono allo sbando oppure come noi tutti incolpiamo questo governo di non saper far fronte a questa emergenza? De Luca in Campania che con le sue “dirette” continua a ripetere i suoi mantra. Fontana in Lombardia che, per giustificare il suo immobilismo recente e passato non ha potuto fare altro che copiare dai cugini europei la pratica fallimentare e medievale del coprifuoco (a sua volta copiata da De Luca e poi dal Presidente del consiglio Conte).

Non vi pare che il nostro governo sia ingolfato con le mezze misure? Secondo *Antonino Del Giudice, Con l’ultimo dpcm, ha rimarcato la solita linea proibizionistica attuando la pratica, altresì anacronistica, del capro espiatorio dove ristoranti, palestre, teatri e altre attività “non essenziali” rappresenterebbero l’esempio per tutti. Avevano iniziato con il “calcetto” e lì avevo espresso la mia contrarietà perché essendone coinvolto ho provato un pó anch’io quella rabbia che in questi giorni si è trasformata in protesta.

Si continua a limitare le attività economiche e sociali e a farne le spese sono le attività produttive. Molti scienziati pensano che questa pratica di “mezza misura” sia molto limitata per fermare la pandemia, sempre che di pandemia si tratti. Non a casa nelle proteste violente che si stanno verificando come a Torino e a Roma è stato preso di mira un “oggetto simbolo” di mezza misura che è il monopattino.

Richard Horton, redattore capo della prestigiosa rivista scientifica The Lancet scrive: “Tutti gli interventi dei governi mondiali si sono concentrati sul taglio delle vie di trasmissione virale, per controllare la diffusione del virus”.

Secondo lui la “scienza” che ha indirizzato i Governi è stata guidata principalmente da esperti di epidemie e specialisti di malattie infettive, che comprensibilmente hanno inquadrato l’emergenza sanitaria come se avessero di fronte la peste. L’andamento dei contagi però suggerisce che il covid-19 appartiene ad un’altra famiglia di virus e continua a salire.

In sostanza quindi mi chiedo:

È sbagliato l’approccio al virus? A seconda del contesto interagiscono due categorie di malattie differenti secondo gli scienziati. In sintesi: l’infezione con sindrome respiratoria acuta grave chiamata comunemente “coronavirus” e una serie di malattie non trasmissibili (MNT), tipo diabete, cancro, patologie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche.

L’aggregazione di queste malattie su un fondo di disparità sociale ed economica aggrava gli effetti negativi di ogni patologia. Il Covid dunque non è una pandemia ma una sindemia, l’aggressività del virus dipende in gran parte dei casi dalle MNT presenti nel contesto in cui si sviluppa.

Limitare il danno causato dalla SARS-CoV-2 richiederebbe un’attenzione maggiore alle MNT e alle disuguaglianze socioeconomiche. Una sindemia non è semplicemente una comorbilità (coesistenza di più patologie diverse in uno stesso individuo). Le sindemie sono caratterizzate da interazioni biologiche e sociali, interazioni che aumentano la suscettibilità di una persona a peggiorare il proprio stato di salute.

Allora perchè non attaccare le malattie non trasmissibili? Dovrebbe essere un prerequisito per un contenimento della curva di contagio. Il numero totale di persone che convivono con malattie croniche è in crescita. Affrontare il virus dunque significa affrontare anche ipertensione, obesità, diabete, malattie cardiovascolari o respiratorie croniche e cancro. Mi convinco sempre di più che questo virus ci sta dando una grande lezione sul nostro stile di vita e quindi sul senso di stare al mondo.

Può allora un vaccino o un farmaco risolvere il problema?

Il modo più semplice per associare il covid 19 a una sindemia è da ricercare nelle sue origini sociali. La vulnerabilità dei cittadini anziani; comunità etniche nere, asiatiche e minoritarie abbandonate e i lavoratori chiave che sono comunemente mal pagati con meno protezioni sociali indicano una verità finora appena riconosciuta, vale a dire che non importa quanto sia efficace un trattamento o un vaccino, la ricerca di una soluzione puramente biomedica al COVID-19 fallirà. Le nostre società hanno bisogno di speranza. La crisi economica che sta avanzando non sarà risolta da un farmaco o da un vaccino. Un caro amico, Fabio Anibaldi del Gruppo Abele, sostiene che gli uomini sono sonnambuli. Le nostre giornate sono scandite da atti automatici. C’è un automatismo che sono atti da sonnambuli. Noi non siamo attenti  a quello che facciamo. Se fossimo attenti a quello che facciamo non ci faremmo più del male. Quindi lockdown è un’occasione fenomenale a far attenzione a quello che facciamo in maniera compulsiva. 

È necessario un risveglio generale. Questo porterà ad una visione più ampia, che comprenda istruzione, occupazione, alloggio, cibo e ambiente.

Insomma, affrontare la pandemia come si è fatto fino ad oggi, con la sola limitazione della libertà, può solo peggiorare la situazione futura, pur portando una piccola decrescita dei contagi nel breve periodo. Le malattie non trasmissibili dovute alla povertà aumenteranno e ad ogni nuova ondata sarà sempre peggio.

*Appassionato di viaggi nei Sud del mondo, riesce a girare on the road molti paesi dall’Asia al Centro e Sud America, con qualche parentesi in Africa, appassionandosi sempre di più a quella che è diventata negli anni la sua questione meridionale. L’amore per i viaggi e l’interesse per gli ultimi le matura grazie ai libri di Tiziano Terzani, da cui apprende quello che poi è diventato il suo mantra “Il viaggio non è la meta ma la strada che percorri per raggiungerla” che lo scrittore pronunciò per enfatizzare l’autenticità e l’importanza di viaggiare via terra. Napoletano purosangue apprende dal padre la passione per la città di Napoli e per la musica di Pino Daniele grazie al quale impara a conoscere tutti i segreti della sua amata città, in chiave blues. Inizia la sua collaborazione con Identità Insorgenti nel 2019 con l’obiettivo di riuscire a raccontare tutti i suoi Sud.

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1 Commento

  1. GIANPIERO FIORE diacono
    Ottobre 30, 2020
    Rispondi

    Ciao Pasquale,
    come Ti va la Vita…? I figli iniziano con le loro domande…?
    Qui si capisce un poco di meno delle condizioni nazionali… almeno per quanto riguarda le notizie che ci fanno morire… alla televisione!
    Noi, tranne don Ciro, don Pasquale e don Salvatore ritenuti “positivi” non abbiamo condizioni proibitive: tranne Gianni che è ricoverato a Napoli per un’insufficienza di respirazione ai polmoni e don Mimmo e altri diaconi in quarantena…! … e tante cose che riempiono le nostre Giornate!
    Ti saluto e Benedico TUTTI… Pace… diacono Gianpiero

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