Vangelo del giorno: venite a me


Gumnos: le originiMt 11,28-30
In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi. Gesù si rivolge a quanti non possono contare su mezzi propri, né su amicizie importanti. Essi possono solo confidare in Dio. Consapevoli della propria umile e misera condizione, sanno di dipendere dalla misericordia del Signore, attendendo da Lui l’unico aiuto possibile. È la condizione del bisogno che ci rende mendicanti. Esattamente un anno fa sperimentavo questa condizione e ho trovato accoglienza riconoscimento e comprensione abbandonandomi completamente alla sua Provvidenza. Quando siamo persi e soli disorientati e assetati ecco che tendiamo le mani e gridiamo: salvaci. A volte la nostra stanchezza è causata dall’aver posto fiducia in cose che non sono l’essenziale perché ci siamo allontanati da ciò che vale realmente nella vita. Il Signore ci insegna a non avere paura di seguirlo perché la speranza che poniamo in Lui non sarà delusa.
Oggi non possiamo non pensare ancora ai nostri fratelli immigrati che scappano dalle loro terre disperati e aggrappati ad una sola speranza: Europa. Sono il volo estremo di chi è oppresso e disperato. Ma ci siamo anche noi con i nostri gioghi! C’è chi piange ancora i suoi morti. C’è chi lotta per la sofferenza dei suoi cari. C’è chi si dimena nel trovare un senso alla sua esistenza…ognuno ha il suo giogo.
Ai suoi discepoli Gesù prospetta un cammino di conoscenza e di imitazione. Gesù non è un maestro che con severità impone ad altri dei pesi che lui non porta: questa era l’accusa che faceva ai dottori della legge. Egli si rivolge agli umili, ai piccoli, ai poveri, ai bisognosi perché Lui stesso si è fatto piccolo e umile. Comprende i poveri e i sofferenti perché Lui stesso è povero e provato dai dolori. Per salvare l’umanità Gesù non ha percorso una strada facile; al contrario, il suo cammino è stato doloroso e difficile.
Ognuno ha la sua storia il giogo che lo opprime e un motivo per essere tristi. Per tutti può nascere un fiore nella desolata e arida spiaggia in un giorno d’estate.

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