#memoriali: #bambini


Oggi non trovo pace. La festa dei Santi Innocenti assume per me da qualche anno un senso molto profondo e oggi la leggo per la mia vita come un disegno provvidenziale. Voglio condividere con voi oggi delle storie che mi aiutano a leggere la mia storia. Mi trovavo in Kenya con padre Massimo Nevola nello slum di Nairobi quando nel 2010 il 28 dicembre trovammo davanti al cancello delle suore di Madre teresa un corpicino esule avvolto in fasce che poi fu raccolto dalle suore e le fu dato il nome proprio di Innocenzia. Quanti bambini ancora incontrati ogni Natale lì in quello slum che toccavano il cuore dei tanti volontari fino a farli persino innamorare gli uni degli altri. È successo così per mio fratello e la moglie oggi papà e mamma di Stanislao. Eh già il volontariato ti allarga il cuore quando ti doni disinteressatamente il cuore si gonfia tanto e ha bisogno di essere colmato. Sempre con padre Massimo poi a Sighet in Romania nel suo impegno con i bambini delle fognature sottratti alla prostituzione ho incontrato Mugurel e i fratelli pop…e poi Andrej che quest’anno ci ha lasciati tragicamente perché l’urto con la vita fuori lo ha messo a tappeto. Quando una mamma o un papà abbandona un figlio niente e nessuno al mondo se non Dio solo potrà mai consolare il suo vuoto. Poi ancora i bambini del centro antico a cui dedicammo tutta la nostra attenzione scegliendo loro come centro della nostra pastorale chiamandoli Gumnos…oggi quel sogno continua ad essere realtà grazie al sostegno di don Salvatore e di tanti volontari di associazioni e singoli che il pomeriggio affollano i saloni parrocchiali. Qualche anno prima nell’esperienza di Arola un gruppo di giovani spingeva per trascorrere del tempo con i bambini delle nostre case famiglie. Lì incontrammo Raffaele che due volontari vollero portarsi a casa loro per Natale e lì rimase e lì è ancora oggi vive con la
famiglia Buonocore. In Albania incontrammo Kaplan nella sua capanna con la madre malata e il papà alcolizzato. Lui con problemi alle gambe e con disagi psichici si prese le nostre attenzioni e ogni anno tornavamo per accudirlo e sembrava sempre non abbastanza quello che si faceva. In Albania non è mai stato abbastanza il nostro impegno per i bambini perché le nostre attese sono impazienti e spesso dimentichiamo che il mondo lo ha salvato Gesù. Bambini poveri orfani abbandonati sfruttati diseducati ma anche bambini ricchi Dio ha messo sulla mia strada. Quando nella sosta romana nell’esperienza dell’insegnamento fui inserito nella scuola dell’infanzia come un gigante ho dovuto abbassarmi tanto non solo per entrare nelle casette di legno ma
Soprattutto per imparare a parlare con loro e come loro. E ancora significativi sono stati gli incontri drammatici ma pieni di speranza e di misericordia con le mamme di quei bambini mai nati che oggi sono angeli. È il trionfo della Grazia, perché passa dai bambini senza che ce ne accorgiamo. Gli anni di Erode non sono finiti, perché ancora, dopo di lui, i grandi si scaglieranno contro i piccoli per defraudarli della loro infanzia, per rubare l’ingenuità del tempo dei giochi, per mandarli nudi e a due a due, tenendosi per mano, verso i forni crematori, con l’illusione della camera dei balocchi. Non solo loro, i bambini vittime della strage di Erode, vengono a visitarci nella preghiera oggi, ma tutti i bambini di tutti i tempi cui sia stata negata la spensieratezza dell’infanzia, il tempo dei sogni, la gioia di spacchettare i regali di Natale. Vengono a frotte, affollano i nostri altari e le nostre case con le loro voci argentine, le loro membra piagate, i loro piccoli corpi bruciati o uccisi nel luogo più sicuro e antisismico del mondo: il grembo delle loro mamme. Bussa oggi, timido e impaurito, anche ciò che rimane del bambino che sei stato un tempo e che resiste, come i piccoli sopravvissuti del terremoto, sotto un cumulo di macerie. Prendi in braccio anche lui, il bambino che sei stato, e accarezzalo per rassicurarlo che non è perduto tutto di te e di lui. Alla fine, lo sai, ci salveranno i bambini.

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2 Commenti

  1. diacono Fiore Gianpiero
    Luglio 23, 2017
    Rispondi

    Ciao Pasquale… come stai… ?
    Io, in questi giorni, mi trovo in ferie sul promontorio di Otranto: ieri sera ho conosciuto il parroco di S.Maria Maddalena, don Vincenzo Vergini, che mi ha dato tanti saluti per Te…!
    Ciao… Pace…

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