Vangelo del giorno: stateve accort


Matteo 11,20-24
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

Gesù rimprovera le città. Quando i cittadini si lasciano ammaliare da ciò che li porta lontani dall’essenziale si perdono nella vanità. Il «guai» che riporta il Vangelo non è altro che un ATTENZIONE o meglio “stateve accort”. Riguarda i ricchi per l’attaccamento alle ricchezze, poi ci sono «quelli a cui piace l’incenso: a loro piace che tutti parlino bene di loro e così sono tranquilli» (papa Francesco) e poi ci sono quelli che si sentono migliori degli altri. Guai a voi. Oggi potremmo anche tradurre questo rimprovero per le nostre città attratte dal culto, dalla religiosità e dai fenomeni straordinari. Avere la casa piena di santi e madonne non ci giustifica nel fare il mare. I pellegrinaggi sensazionali non guariscono dalla cupidigia e dalla vanagloria. Oggi più che mai la città è chiamata a promuovere la giustizia e il bene comune. A denunciare i soprusi e le prepotenze. L’omertà è comoda perché ci si illude per un fenomeno anche culturale che si “campa meglio”. Attenzione. Tutto ciò può condurci alla perdizione e al non senso. Dobbiamo imparare a metterci nei panni degli altri. Così si va verso il cambiamento religioso e sociale. La politica è etica della comunità. una politica senza etica è puro esercizio di potere e oggi in troppe realtà c’è un divorzio tra etica e politica. Etica è cosa facciamo al disumano intorno a noi per renderlo più umano. Etica è consapevolezza che la nostra vita è collegata a quella degli altri e che l’interesse comune è interesse anche nostro. Questo è il Vangelo di oggi.

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